Come comunicato al Google I/O 2018, dopo Android 8 O, cioè Android Oreo, arriva il nuovo sistema operativo Android 9 P, cioè Android Pie.
Si basa, come molte tecnologie Google, sull’intelligenza artificiale, che permette al dispositivo mobile di imparare dalle abitudini dell’utente offrendo un’esperienza personalizzata e ottimizzata. Ci sono miglioramenti in termini di velocità e durata della batteria, che diventa più efficiente imparando col tempo quali applicazioni sono usate più spesso (Adaptive Battery). La luminosità si adatta all’ambiente in cui ci si trova (Adaptive Brightness).
Il dispositivo può anticipare delle azioni dell’utente a seconda dell’ora del giorno e del luogo in cui ci trova, come quella di avviare Google Maps per le indicazioni stradali e la situazione del traffico quando ci si reca in ufficio. La selezione del testo diventa intelligente, interpretandone il significato e suggerendo azioni possibili sulla base del contenuto.
La nuova dashboard Digital Wellbeing (benessere digitale) aiuta l’utente a capire quanto tempo si trascorre con il proprio device potendo anche impostare dei limiti di tempo di utilizzo delle App, alla scadenza dei quali la schermata diventerà grigia.
La nuova modalità “Non Disturbare” può silenziare tutte le notifiche visive, mentre quella “Relax” attiva la luminosità notturna prima di andare a dormire.
Android Pie supporta il notch, cioè quella banda nera nella parte superiore degli smartphone dove sono presenti la fotocamera anteriore e i sensori del telefono. Inoltre c’è un unico tasto centrale che consente di tornare alla home.
Si può testare in beta Android Pie nei telefoni Google, cioè della linea Pixel (Pixel, Pixel XL, Pixel 2 e Pixel 2 XL). Per il rilascio su altri telefoni si parla di questo autunno.
Se segue i sistemi operativi precedenti l’adozione nei cellulari sarà molto lenta. In base ad un’analisi di giugno 2018 solo il 12,1% degli utenti Android utilizza attualmente Oreo, l’ultima versione di Android. Quasi il 75% usa ancora le versioni precedenti come Nougat, Marshmallow e Lollipop. Sui sistemi operativi Apple invece l’adozione del nuovo sistema operativo è molto più veloce: circa l’81% dei possessori di iPhone o iPad ha già installato iOS 11.