Questo periodo di lockdown ha spinto colossi del commercio al dettaglio a puntare sull’E-Commerce.

Il colosso del fast fashion Zara ha annunciato la chiusura di 1.200 punti vendita in tutto il mondo. Dopo il crollo delle vendite di oltre il 44% causa degli effetti della pandemia, l’azienda ha deciso di scommettere sull’E-Commerce e spostare un maggior numero di investimenti nel comparto delle vendite online. Per Zara gli acquisti online sono aumentati del 50% su base annua nel trimestre e del 95% su base annua ad aprile. Per questo punta molto sulla crescita di questo canale, sul quale intende investire oltre 2 miliardi di euro, con l’obiettivo di ricavare stabilmente dalle vendite online il 25% del totale fatturato entro il 2022.

Parmalat, azienda leader in Italia nel mercato del latte, ha deciso di aprire un’E-Commerce lanciando il suo shop online ufficiale per vendere i propri prodotti Chef, Galbani, Parmalat, Santal e Zymil.

“In questi ultimi mesi abbiamo assistito ad importanti cambiamenti nelle abitudini di consumo e di acquisto dei consumatori verso i quali un’azienda deve velocemente adeguarsi. Riteniamo infatti che questa nuova modalità di acquisto on-line non sia solo un fenomeno dettato dal momento, ma sia stata l’occasione per far provare a tanti consumatori un nuovo canale di acquisto, che ha verificato essere comodo, sicuro ed anche veloce. Per questo motivo Parmalat ha scelto di investire in una propria piattaforma di vendita e-commerce per rispondere il più possibile alle esigenze dei propri consumatori proponendogli una nuova modalità di acquisto che si traduce in una nuova forma di servizio”, dichiara Francesco Potenza, head of digital & marketing services di Parmalat.

Questa è evidentemente una scelta strategica dettata dal cambiamento generalizzato delle abitudini di acquisto degli utenti. Secondo Netcomm il settore food & beverage ha incrementato la richiesta di acquisti online del 130% tra gennaio e maggio 2020.

Altro nome famoso per quanto riguarda gli acquisti è sicuramente Postalmarket. Il colosso del commercio fondato a fine anni Cinquanta e fallito nel 2015 è pronto a rilanciarsi online entro il prossimo inverno. Postalmarket non sarà più in versione cartacea, ma digitale.

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