Sappiamo che i margini per i retailer sia online che offline si sono ridotti di molto. Questo è dovuto a molti fattori, come la competion più serrata e il consumatore diventato più esigente.

Proprio Amazon nel 2012 ha introdotto un nuovo modello di remunerazione per fare aumentare il fatturato: la raccolta pubblicitaria online basata sui dati dei consumatori online. Quindi ha introdotto nel proprio portare spazi dedicati a banner, che clienti possono utilizzare per promuovere il proprio brand o sito.

Nel 2018 le entrare di Amazon derivanti dalla raccolta pubblicitaria hanno superato i 10 miliardi di dollari, più del 4% del fatturato.

Amazon si è posto come big player anche sul fronte Media, concorrendo di fatto con colossi del settore come Google e Facebook.

Ora anche altri player del mercato E-Commerce puntano sulla pubblicità online per monetizzare i propri dati.

Questi media retailer hanno avviato un’attività pubblicitaria basata sui dati dei propri clienti online.

Secondo emarketer.com oltre Amazon, questi player già in attività in questo senso sono eBay, con eBay Advertising, Walmart, Kroger e altri.

L’utilizzo di questi dati per un E-Commerce significa vedere tassi di conversione crescenti e di conseguenza ricavi più alti rispetto a quelli che potenzialmente possono essere generati nei canali tradizionali.

Bisogna tenere conto infatti dei margini generali dalle vendite. Nel retail questi margini sono sempre più risicati, mentre basti pensare che Facebook e Google hanno margini che vanno oltre il 50%.

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