Unicredit ha deciso che dal primo giugno chiuderà i propri canali su Facebook e Instagram.

Dopo avere acquisito più di mezzo milione di fan su Facebook e più di 5.000 follower su Instagram, l’istituto bancario il 3 maggio ha scritto questi post:

“Valorizzare i canali digitali proprietari per garantire un dialogo riservato e di alta qualità. In linea con questo impegno, UniCredit annuncia che a partire dal 1° giugno non sarà più su Facebook, Messenger e Instagram.”

e

“Investing in the enhancement of proprietary digital channels to ensure a reserved, high-quality dialogue: through this constant commitment UniCredit announces its complete withdrawal from Facebook, Messenger and Instagram starting from June 1.”

Per ora sul sito ufficiale Unicredit non ha spiegato come si muoverà successivamente. Quindi non si riesce a capire a pieno in che modo valorizzerà i canali digitali proprietari, come il sito internet, l’e-mail e soprattutto l’home banking per i propri clienti.

Già l’anno scorso il management, dopo lo scandalo Cambridge Analytica, aveva interrotto il dialogo con Facebook ritenendo il relativo comportamento poco etico e appropriato, azzerando gli investimenti pubblicitari nella piattaforma.

Oltre ai motivi etici, per il gruppo bancario il problema principale molto probabilmente riguarda la gestione dei dati dei propri clienti. Nella decisione infatti potrebbe avere influito il fatto che Facebook ha l’obiettivo di diventare una banca, volendo introdurre la possibilità di pagamento attraverso Messenger e WhatsApp, come avviene già in Cina con WeChat. Il terreno dei pagamenti veloci ha un potenziale enorme ed è interessante non solo per gli istituti di credito, ma anche per le piattaforme social, come appunto Facebook e WeChat, e E-commerce, come il colosso Amazon.

Non c’è ancora nessuna comunicazione per quanto riguarda Twitter e Linkedin.

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